Un sensazionale ritrovamento è quello che si è verificato in uno dei luoghi archeologici più estesi e attivi in Egitto: sono stati scoperti dei recipienti in argilla che contenevano ciò che plausibilmente sono dei blocchi di formaggio di oltre 2600 anni fa. Il ritrovamento è avvenuto presso la necropoli di Saqqara a Giza. La missione archeologica che si stava occupando degli scavi ha rinvenuto e portato alla luce una serie di blocchi di formaggio bianco datati intorno al 664 – 525 a.C. ossia alla dinastia dell’Antico Egitto, circa 2600 anni fa.
Gli scavi a Giza e il ritrovamento del formaggio delle Piramidi
Gli scavi in questo settore hanno avuto inizio da diversi anni ma, in particolare, il ritrovamento del formaggio delle Piramidi è avvenuto durante il primo ciclo di scavi della sesta stagione – stando alle dichiarazioni del Ministero delle Antichità egiziano – e quindi approssimativamente verso la fine di agosto e i primi di settembre 2022.
Il formaggio era conservato in recipienti di argilla contrassegnati con un’iscrizione demotica, ossia l’antica scrittura degli egizi con cui solevano registrare le provviste e le derrate. Il numero dei contenitori rinvenuti non è ancora definitivo perché altri ne sono stati trovati i giorni successivi la scoperta.
Varie missioni nella necropoli di Saqqara – che è la più grande al mondo e conserva la più vasta collezione di reperti egiziani – si sono avvicendate a partire dal 2018. In quest’area sono stati trovati reperti di alto profilo e interesse storico-scientifico che sono stati oggetto anche di approfondimenti e documentari trasmessi nel 2020 sul canale digitale Netflix.