La sigla IG – Indicazione Geografica – si applica ai prodotti che necessitano di essere tutelati sia nel territorio italiano, ma soprattutto all’estero. Gli accordi internazionali diventano, così, strumenti prioritari per la protezione globale dei prodotti IG. L’Italia e l’Europa lavorano costantemente sui negoziati per raggiungere accordi con i partner commerciali di tutto il mondo per il riconoscimento dei prodotti di qualità, gli accordi possono essere specifici sulle IG, oppure avere la forma di Free Trade Agreements con capitoli dedicati alle singole IG oppure accordi di cooperazione con implicazioni sulle IG e simili. La maggior parte dei prodotti IG italiani sono vini, formaggi e alcuni salumi. Ecco i principali accordi IG raggiunti con i partner stranieri.
Accordo bilaterale Cina-UE su prodotti IG italiani
Il primo marzo 2021 è entrato in vigore l’accordo siglato il 14 settembre 2020 tra Cina e Unione Europea per la tutela delle Indicazioni Geografiche. La tutela interessa 100 prodotti DOP e IGP, in particolare l’Italia vedrà tutelati tra i propri prodotti, il Pecorino Romano, il Prosciutto di Parma, il Prosciutto di San Daniele, il Barolo e l’Aceto Balsamico di Modena per nominare i più noti, insieme ad altri 26 denominazioni protette. Nell’accordo con la Cina, l’Italia è il Paese più rappresentato e con il maggior numero di prodotti IG tutelati.
Anche i prodotti IG cinesi saranno reciprocamente tutelati in Europa, in particolare il Pixian Dou Ban (la salsa di fagioli Pixian), l’Anji Bai Cha (il te bianco Anji), il Panjin Da Mi (il riso di Panjin) e Anqiu Da Jiang (lo zenzero di Anqiu). L’accordo della durata di quattro anni e rinnovabile, prevede l’estensione della tutela ad altre 350 Indicazioni Geografiche. L’accordo con la Cina si è reso necessario perché il Paese asiatico è la terza principale destinazione dell’export agro-alimentare europeo per un valore di 14,5 miliardi di euro, di questi il 9% è costituito da prodotti IG. I prodotti lattiero-caseari protetti dall’accordo sono: Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Taleggio. Altri si aggiungeranno alla lista nei prossimi quattro anni.
Gli altri accordi bilaterali per la tutela IG
A fine luglio 2020 è entrato in vigore un accordo Ue-Vietnam per la reciproca protezione e il libero scambio di prodotti di origine controllata e certificata, nonché una serie di agevolazioni e tariffe ridotte sui dazi. Nell’accordo, 169 prodotti IG europei sono protetti in ingresso nel Vietnam, di cui 38 sono prodotto IG italiani nelle categorie agro-alimentari e vitivinicoli. L’accordo ha durata di 7 anni.
A giugno 2020 il parlamento olandese ha messo in discussione l’accordo commerciale UE-Mercosur che ha richiesto quasi venti anni di trattative per la tutela dei prodotti europei e ridurre la concorrenza sleale con i paesi latino-americani. L’accordo prevedeva anche la protezione dell’Amazzonia e la prevenzione della deforestazione illegale. Se l’accordo UE-Mercosur salta si metterebbero a rischio anche i singoli trattati bilaterali per la tutela dei prodotti IG, con ripercussioni su tutto l’export europeo verso i Paesi del Sud America.
In fase di rinegoziazione anche i trattati con il Regno Unito che in seguito alla BREXIT necessita di ricalibrare tutti i negoziati di scambio commerciale con i paesi europei e extra-europei. In particolare, il Regno Unito dovrebbe rivedere tutti gli accordi relativi alle Indicazioni Geografiche e rivedere anche la definizione di IG secondo la propria legislazione e non quella UE. La proposta del Regno Unito è di avviare accordi di tutela come quelli messi in atto con il Canada (Accordo CETA) o con il Giappone (accordo EPA), ma il riesame potrebbe introdurre condizioni non accettabile per l’Europa.
In ogni caso, un caposaldo dell’Unione Europea è sempre più la protezione dei prodotti IG europei e in particolare di quelli italiani che occupano la quota maggiore delle Indicazioni Geografiche per il comparto agro-alimentare in tutte le sue declinazioni.