Il Lazio è una regione che per conformazione fisica e geografica ospita un territorio che generosamente permette la produzione di alcune eccellenze gastronomiche, dall’olio di oliva della Sabina, ai salumi della Tuscia, ai legumi del viterbese ai formaggi dell’Agro Romano, all’ortofrutticola del latinense o Agro Pontino. Pastorizia e agricoltura sono da sempre i motori dell’economia regionale con una produzione di prodotti tipici di bontà riconosciuta anche fuori dai confini regionali e nazionali.
I formaggi del Lazio
Si definiscono prodotti agro-alimentari tradizionali, le produzioni tipiche di un territorio che si distinguono per i metodi di lavorazione o conservazione o stagionatura secondo regole tradizionali che si protraggono nel tempo inalterati per un periodo minimo di 25 anni (è infatti così sancito dall’art. 8 del d. Lgsl. n. 173 del 30 aprile 1998 e successivo Decreto n. 350 del 8 settembre 1999). Nella Regione Lazio sono stati individuati 350 prodotti che rispondono alle caratteristiche di peculiarità tradizionale; tra questi vi sono indiscutibilmente i formaggi. Il prodotto di punta è sicuramente il pecorino romano, ma da diversi anni stanno avanzando anche sulle tavole altre tradizioni pastorizie antiche e di gran gusto come il conciato di San Vittore, il Pecorino del Picinisco DOP, la steccata di Morolo, per citare i prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento DOP o DOC. Una citazione a parte meritano le caciotte, altra tipicità locale che trova uno dei suoi esempi di gusto più alti nella caciotta “La pecorella”. Nell’elenco delle specialità lattiero-casearie laziali non può mancare il riferimento alla mozzarella di bufala DOP prodotta nel Basso Lazio proprio al confine con la Campania.
Elenco dei prodotti lattiero caseari tipici del Lazio
I formaggi laziali che hanno un riconoscimento DOP sono:
- Mozzarella di Bufala Campana (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96)
- Pecorino Romano (DOP) Reg. CE n. 1107 del 12.06.96 (GUCE L. 148 del 21.06.96)
- Pecorino Toscano (DOP) Reg. CE n. 1263 del 01.07.96 (GUCE L. 163 del 02.07.96)
Gli altri prodotti caseari di spicco prodotti nella Regione sono riportati di seguito in ordine alfabetico:
- burrata di bufala;
- cacio di Genazzano;
- cacio fiore,
- cacio magno,
- cacio magno alle erbe;
- caciocavallo di bufala (dolce e affumicata);
- caciocavallo vaccino (dolce e affumicato);
- cacio-ricotta di bufala,
- caciotta dei monti della Laga;
- caciotta della Sabina;
- caciotta della Sabina alle erbe;
- caciotta di bufala;
- caciotta di bufala pontina;
- caciotta di mucca;
- caciotta di vacca ciociara;
- caciotta di vacca ciociara aromatizzata;
- caciotta genuina romana;
- caciotta mista ai bronzi;
- caciotta mista della Tuscia;
- caciotta mista ovi-vaccina del Lazio;
- caciottina di bufala di Amaseno;
- caciottina di bufala di Amaseno aromatizzata;
- ciambella di Morolo;
- conciato di San Vittore;
- fiordilatte;
- formaggio di capra;
- formaggio e caciotta di pecora sott’olio;
- gran cacio di Morolo;
- marzolino e/o marzolina;
- pecorino (viterbese, ciociaro e di Picinisco);
- pecorino ai bronzi;
- pecorino dei monti della Laga;
- pecorino della Sabina;
- pecorino della Sabina alle erbe;
- pecorino di Amatrice;
- pecorino in grotta del viterbese;
- pressato a mano;
- provola di bufala (dolce e affumicata);
- provola di vacca (dolce e affumicata);
- provolone di latte vaccino;
- ricotta di bufala affumicata;
- ricotta di bufala infornata;
- ricotta di bufala salata;
- ricotta di pecora e di capra dei Monti Lepini;
- ricotta secca;
- ricotta viterbese;
- scamorza vaccina (semplice e ripiena);
- scamorza con burro all’interno o Burrell’;
- Squarquaglione dei Monti Lepini.
Gli altri prodotti tipici laziali
L’olio extra vergine di oliva ha antiche origini. La coltivazione degli ulivi risale all’epoca della fondazione di Roma e viene decantata da Orazio, Catone, Columella. Le denominazioni regionali sono 4:
- Il Tuscia DOP prodotto nel viterbese dal sapore fruttato con note piccanti,
- Il Sabina DOP dal gusto più morbido, dolce e vellutato;
- Il Canino DOP dal gusto intenso e deciso;
- Il Colline Pontine DOP aromatico e fresco.
Il guanciale è un altro prodotto tipico laziale che si ricava dalla gola e dalle guance del maiale, fatto stagionare e aromatizzato con sale e pepe. Il suo utilizzo in cucina è molto diffuso non solo nel Lazio e apprezzato per condire pasta e sughi. Il maiale è anche il principe di un’altra specialità locale dei Castelli Romani: la porchetta di Ariccia.
Tra i prodotti ortofrutticoli, si può nominare uno fra tutti il carciofo romanesco IGP (o mammola) dalla caratteristica forma arrotondata, con poco scarto, idoneo per essere ripieno. Cicoria, puntarelle, olive, broccoli, zucchine, castagne e nocciole della Tuscia e del viterbese sono solo alcuni dei prodotti alla base di altre specialità tipiche laziali e dei dolci. Una citazione a parte merita il Kiwi di Latina IGP, una “tradizione” piuttosto recente, ma che è ampiamente affermata anche nei mercati all’estero perché nel Lazio si concentra la produzione più importante sia in Italia che a livello internazionale. Tra i prodotti da forno, il più rinomato esemplare di DOP è il pane casereccio di Genzano e il casereccio di Lariano. Infine, non possono mancare nell’elenco, i vini in particolare, i vini dei Castelli, l’Est, Est, Est di Montefiascone e l’Aleatico di Genoano prodotto a Terracina e Gradoli, insieme al Moscato di Terracina e alla Malvasia di Grottaferrata.