Recenti analisi rivelano come in questo periodo di pandemia nei carrelli degli italiani abbondino prodotti come i latticini ma vi sia poca attenzione all’acquisto dei lactose free. Quindi, il numero degli intolleranti è diminuito? No!
Generalizzando possiamo dire che i prodotti “senza qualcosa” oggi sono meno richiesti. Ma era davvero necessaria la pandemia per farci rendere conto che, quando non si hanno problemi di salute, il lattosio non è un composto pericoloso per il nostro corpo e non bisogna eliminare dalla propria dieta i prodotti che per lo contengono, preferendo quelli che naturalmente ne sono privi.
Coronavirus e intolleranza al lattosio, dunque, non sono correlati ma le persone rimpiangono le mancate consumazioni al bar con cappuccini e brioche e stanno rivalutando la tipica prima colazione italiana con latte, burro e marmellata e yogurt primeggiano.
Sana alimentazione
Inoltre le recenti linee guida redatte dal CREA per la sana alimentazione, suggeriscono il consumo giornalieri di latticini sino a tre porzioni combinate nella quantità stimata di 125 grammi. Grande notizia per gli scettici al consumo di prodotti lattiero caseari.