Abbiamo scelto per voi un ottimo secondo piatto che piacerà a tutti, la base è di carne ma il ripieno vede protagoniste le verdure e il formaggio, si tratta infatti di un petto di tacchino ripieno in crosta di mollica, una vera e propria delizia!
A proporre questo piatto è il simpaticissimo cuoco e showman Diego Bongiovanni anche se noi abbiamo scelto di presentarvelo in chiave leggermente rivisitata perché più gustosa.
Ma andiamo dritti al punto e guardiamo cosa ci occorre per preparare questo piatto, ecco gli ingredienti:
- 800 g di petto di tacchino;
- 500 g di cime di rapa;
- 500 g di Caciotta La Pecorella;
- 3 uova;
- 300 g di mollica di pane;
- 100 g di farina;
Per il contorno occorrono:
- 500 g di cipolle;
- 3 cucchiai di miele;
- 3 cucchiai di salsa di soia;
- 3 cucchiai di Olio Extra Vergine di Oliva;
- Prezzemolo q.b;
- Sale
Procurarsi gli ingredienti potrebbe sembrare la parte più semplice del processo e spesso è così, ma vi basterà seguire passo dopo passo il procedimento e non avere dubbi sull’ottimo risultato finale.
Ecco il procedimento:
Per prima cosa con un coltello fate un taglio nel centro del petto di tacchino formando una tasca preoccupandovi che il taglio risulti netto e ben fatto.
Una volta fatto ciò, prendete una padella in cui preparare le cime di rapa con uno spicchio d’aglio ed un pizzico di sale.
Una volta pronte, lasciatele intiepidire e mettetele all’interno della tasca del tacchino precedentemente fatta e aggiungetevi la caciotta La Pecorella tagliata a fette non troppo spesse e richiudete la tasca; in questo caso il consiglio e di non riempirla eccessivamente perché durante la cottura il ripieno cresce e potrebbe fuoriuscire.
Un elemento essenziale di questa ricetta è sicuramente l’equilibrio che deve esservi tra il sapore della carne e quello del ripieno, quindi preoccupatevi di non salare troppo il ripieno o introdurvi eccessivo formaggio, ricordandovi quanto possa risultare delicato il sapore del tacchino.
A questo punto passate il tacchino farcito prima nella farina, poi nell’uovo leggermente battuto e infine nel pane tagliato a cubetti grossolani al fine di creare una panatura uniforme.
Disponete il tacchino su una placca da forno, spennellate di olio la superficie e lasciatelo cuocere a 170 gradi per circa 35 minuti.
Nel frattempo potete preparare il contorno, quindi scaldate dell’olio in una padella e aggiungetevi il miele, la salsa di soia e le cipolle e lasciate cuocere il tutto fino a che le stesse non saranno caramellate.
Lasciatele cuocere a fuoco lento e giratele di tanto in tanto affinché siano caramellate in maniera omogenea, il tempo di cottura può variare, l’importante è che alla fine risultino morbide ma senza che risulti troppo semplice romperle.
A questo punto aggiungete il prezzemolo, tirate fuori il petto di tacchino dal forno e servitelo a fette accompagnate dalle cipolle, vi assicuriamo che tutti lo adoreranno.
Il giorno del ringraziamento: ecco perché si mangia il tacchino
L’America è sicuramente uno stato che ci incuriosisce tanto per la sua cultura quanto per le sue tradizioni ed il modo di fare di chi vi abita, ha da sempre un posto tutto suo nell’immaginario collettivo italiano e non solo.
Una tradizione importante è sicuramente quella del giorno del Ringraziamento, ne sentiamo parlare in molti film e serie tv americani o ambientati in America, dove ci viene presentato come un giorno importante tanto quanto il Natale o il primo dell’anno.
Tale giorno ricade sempre il quarto giovedì del mese di Novembre ma la preparazione di pietanze e l’organizzazione generale da parte delle famiglie inizia comunque qualche giorno prima.
Il menù del giorno del ringraziamento prevede l’immancabile e delizioso tacchino al forno ripieno, la cui ricetta risulta essere particolarmente gettonata, ma vi sono tanti altri piatti che vengono preparati tra cui: la salsa di mirtillo, le patate dolci speziate, la torta di zucca e tanto altro.
Ma quello che un po’ tutti ci siamo chiesti nel vedere preparare un tacchino in tv è perché sia così importante prepararlo al meglio e perché non venga considerato il giorno del ringraziamento senza.
La risposta viene naturalmente dalla tradizione, secondo cui sono stati i Padri Pellegrini a portare i tacchini negli USA (in cui il clima era particolarmente adatto al loro allevamento) ma anche Abramo Lincoln pare ci abbia messo lo zampino poiché, almeno a quanto sembra, il presidente si è lasciato influenzare dalla scrittrice Sarah Josepha Hale secondo cui il tacchino era un pasto signorile e vi sono alcuni convinti che possa essere questo il motivo per cui il tacchino è la portata principale durante il “Thanksgiving”.
Insomma, tradizione o meno, tacchino americano o italiano, siamo certi che se gustato in compagnia e fatto con piacere, risulterà uno dei migliori piatti per le vostre feste in famiglia, soprattutto perché apprezzato anche dai più piccoli!