Si potrebbe preparare in inverno come primo piatto sostanzioso oppure come contorno leggero in estate, il purè di patate rappresenta una prelibatezza davvero apprezzata da tutti, grandi e piccini. Questo piatto presenta il vantaggio di poter essere preparato in maniera veloce ed essere arricchito di vari ingredienti, in base ai gusti personali o dei familiari. Ed anche se ne rimanesse un po’, il purè avanzato dal giorno prima potrebbe essere utilizzato e riciclato per preparare qualche altra ricetta deliziosa.
Naturalmente la base del purè è rappresentata dalle patate, un prodotto sconosciuto in Europa fino alla scoperta dell’America e da cui venne importato. Verso tale ortaggio esisteva una certa diffidenza iniziale, sia perché sconosciuto fino a quel momento e sia perché non sembrava commestibile. Successivamente, col passare del tempo, si risolse il problema della sua commestibilità e soprattutto della sua conservazione, evitando la proliferazione dei germogli. Da allora, questo ortaggio ha conquistato le tavole europee.
Come evitare un purè colloso e grumoso
Potrebbe capitare, soprattutto quando inizialmente non si ha molta esperienza nella preparazione del purè, di non raggiungere il risultato sperato e magari ottenere un piatto grumoso e colloso. Tutto questo può dipendere da vari fattori e da qualche errore. Una possibile causa del purè colloso e grumoso è la scelta sbagliata del tipo di patate utilizzate. Infatti, sebbene le patate gialle siano buone per preparare le patatine fritte, le stesse non vanno bene invece per la realizzazione di un purè, e così avere risultati deludenti.
Altro errore molto comune e diffuso è l’uso di un mixer per passare le patate, che ha come conseguenza appunto un’evidente e sgradevole callosità del purè. Per risolvere il problema, basterebbe utilizzare un semplice schiacciapatate. Si richiede uno sforzo maggiore, ma i risultati finali saranno migliori. Se invece il problema sono degli spiacevoli grumi all’interno del purè, la causa potrebbe essere una non completa o adeguata cottura delle patate.
Il tortino di purè
Come abbiamo visto, con semplicità è possibile risolvere alcuni problemi che si possono presentare nella realizzazione del nostro gustoso piatto. E se rimanesse un po’ di purè, come è possibile utilizzarlo in qualche maniera? Con altrettanta semplicità si potrebbe preparare un prelibato tortino di purè e senza neanche dover ricorrere all’uso del forno. Con l’uso di pochi ingredienti ma ben amalgamati e combinati è possibile creare qualcosa di davvero gusto e invitante, adatto per ogni genere di pasto, a pranzo o a cena.
La ricetta è di facile esecuzione e non richiede una particolare esperienza in cucina. Si cominci a mescolare del formaggio grattugiato con uno o più tuorli d’uovo. Successivamente si prenda una padella e vi si versi un filo d’olio, un po’ di pangrattato e parte del purè avanzato. A questo punto vi si aggiungano qualche fetta di prosciutto, del formaggio morbido tagliato a pezzettini (si consiglia in questi casi un prodotto saporito, come ad esempio la caciotta mista La Pecorella) e del formaggio grattugiato.
A questo punto si copra il tutto con la parte rimanente del purè. Adesso che il tortino è pronto e posto già nella padella, questa si può mettere sul fuoco a cuocere in modo dolce. Girando e rigirando di tanto in tanto il composto, magari anche con il supporto di un piatto, fino a che il tortino non sarà ben dorato o comunque del colore richiesto. Adesso non resta che toglierlo dal fuoco e riporlo in un bel piatto, per poter essere gustato in tutta la sua bontà. Il tortino di purè rappresenta una ricetta davvero deliziosa.
Abbiamo visto come, con pochi e semplici suggerimenti, non solo abbiamo risolto il problema del purè grumoso e colloso, ma anche utilizzato una parte eventualmente rimasta di questo per preparare un piccolo piatto gustoso e veloce. Naturalmente la ricetta fornita può essere modificata a piacimento, in base ai propri o altrui gusti. Ad esempio, si potrebbe sostituire la caciotta mista con una bella caciotta di pecora al peperoncino de La Pecorella, al fine di avere un gusto finale maggiormente deciso e lievemente piccante.