Le aziende alimentari italiane adottano soluzioni 4.0 sempre più frequentemente. L’implementazione di software gestionali e dispositivi digitali per il monitoraggio della produzione comportano investimenti sempre più importanti e qualificanti. Ma ne vale la pena, sul breve e lungo termine. Andiamo alla scoperta del paradigma 4.0 e del significato di alimentare 4.0.
L’importanza dell’innovazione nell’agri-food
L’Osservatorio Smart Agri-food – composto dalla School of Management del Politecnico di Milano e Laboratorio RISE – Research & Innovation for Smart Enterprises – dell’Università di Brescia – ha redatto un report sul grado di innovazione delle aziende agro-alimentari in Italia e quali sono le tecnologie finora adottate.
Con l’espressione Alimentare 4.0 ci si riferisce alle tecnologie innovative applicate alla supply chain nell’agro-alimentare. Queste tecnologie sono principalmente applicazioni IT e digitali che servono a elaborare e valorizzare i dati per migliorare l’efficienza dei processi produttivi, ma anche l’adozione di misure per la sostenibilità compatibili con la produzione senza alterare la qualità dei prodotti o la loro “artigianalità” e rispetto della tradizione. Il digitale nella filiera agri-food serve anche per comprendere e migliorare le misure di trasparenza, etichettatura e rispondenza ai requisiti di legge. L’obiettivo ultimo dell’adozione di tecniche innovative su tutti i livelli produttivi è quello di migliorare anche la competitività dell’impresa e la sua capacità di stare al passo con i tempi.
Quali sono le principali soluzioni 4.0 adottate dalle aziende italiane
Su 134 aziende intervistate per il report, l’87% dichiara di sperimentare o aver già adottato soluzioni 4.0. All’interno di questa fascia di imprese “innovative” il 27% dichiara di impiegare almeno due strumenti innovativi, mentre un 25% dichiara di utilizzarne solo uno.
Le nuove tecnologie più frequentemente adottate sono le cosiddette tecnologie di base, ovvero principalmente i software gestionali che sono adottati dalla quasi totalità delle imprese che si dichiarano innovative (75%). Ai software gestionali segue l’adozione o introduzione di:
Molto meno diffuse sono la blockchain, l’impiego della realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e la stampa in 3D.
Le ragioni, vantaggi e benefici dell’alimentare 4.0
Le motivazioni che determinano la scelta di investire in soluzioni innovative – secondo il report dell’Osservatorio Smart Agri-food – sono riconducibili prevalentemente al miglioramento dei processi produttivi (52%), seguito dal miglioramento dei rapporti con i clienti (47%) e la logistica (45%). Importante e in crescita è anche l’impegno per la sostenibilità (32% delle aziende). Tra le ragioni che spingono ad adottare misure innovative anche la volontà di migliorare i rapporti e i controlli con gli enti di certificazione e le PA (30%), i sistemi di sicurezza alimentare (28%) e il miglioramento e lo sviluppo dei prodotti (19%). Se si osserva il singolo comparto agro-alimentare, le priorità cambiano. Per esempio, nel settore lattiero caseario, e in quello della lavorazione delle carni, la sicurezza alimentare è prioritaria sugli altri sistemi di controllo, mentre nell’ambito ortofrutticolo è più importante l’attenzione alla sostenibilità e alla creazione di un rapporto di fiducia con i consumatori. Le criticità che frenano gli investimenti in innovazione sono legate principalmente ai costi ancora molto elevati (per il 60% delle aziende), la mancanza di competenze (37%) e le infrastrutture interne limitate (19%). Nonostante le criticità, le imprese guardano al futuro e si ripropongono di investire più massicciamente in innovazione e tecnologia (85%) entro i prossimi tre anni. Le tecnologie su cui si intende continuare a investire sono sempre quelle di base, ma non manca un 7% di imprese interessate all’adozione di tecnologie I.A. e un 3% orientato all’additive manufacturing.