Chi non ama gli hamburger? È il secondo di carne più semplice e gustoso da preparare: occorrono solo 15 minuti di preparazione della carne e 10 minuti di cottura in padella per un risultato salva-cena da leccarsi le dita. Gli hamburger si possono preparare in mille modi diversi, basta liberare la fantasia per dare libero sfogo agli accostamenti di gusto e sapore più incredibili. La ricetta degli hamburger al lime con cuore di formaggio filante e piccante è solo una delle proposte, il risultato migliore per accostamenti di sapore e tenerezza si ottiene se si utilizza la carne macinata di tacchino, ma anche il classico macinato di bovino è ottimo.
Come preparare gli hamburger al lime con cuore filante
La carne di tacchino è consigliata in questa ricetta perché resta umida e saporita in abbinamento alla marinatura al lime, e il suo gusto delicato contribuisce a esaltare le note saporite poste a contrasto nel suo cuore filante e piccante. Per una cottura ottimale e un effetto filante a sorpresa si raccomanda l’uso di una buona bistecchiera anti aderente che distribuisce uniformemente il calore, questo permetterà di non muovere e rigirare troppo gli hamburger provocandone la rottura o le crepature che farebbero fuoriuscire il formaggio filante.
Ingredienti per 4 porzioni
- 1 kg di fesa di tacchino (o altra carne preferita) macinata o tritata;
- 4 fette sottili di Caciotta mista al peperoncino “La Pecorella”;
- 4 cipollotti;
- 2 peperoncini;
- 2 lime;
- 1 spicchio di aglio;
- 1 cucchiaio di amido di mais;
- 1 cucchiaio di miele di acacia;
- Panna acida;
- Timo fresco;
- Olio extra vergine di oliva;
- Sale e pepe q.b.
Preparazione degli hamburger: mettere in una ciotola capiente la carne macinata e condirla con succo di lime (anche un po’ di scorza grattugiata), pepe, foglie di timo, una goccia di olio, sale e uno spicchio di aglio tritato (o intero se preferite rimuoverlo). Mescolare bene e lasciar riposare dieci minuti per facilitare la marinatura. Trascorso il tempo necessario, rimuovere l’aglio per chi non lo desidera, e aggiungere l’amido di mais per amalgamare.
Con l’aiuto di un coppa-pasta del diametro di circa 10 cm e dei foglietti di carta da forno precedentemente tagliati, inserire uno strato di carne all’interno del cerchio e compattare la carne aiutandovi con un cucchiaio, creare una conca al centro nella quale riporre la fettina di caciotta mista piccante e ricoprire con altra carne macinata, compattando bene soprattutto i bordi formando un hamburger di circa 250 gr. di carne. Proseguire allo stesso modo per gli altri hamburger fino a finire la carne. Gli hamburger sono pronti per essere cotti, ma prima pulire e affettare i cipollotti, farli soffriggere in poco olio insieme ai peperoncini. Quando le verdure saranno ben appassite e rosolate, aggiungere un cucchiaio di miele e caramellare a fuoco moderato. Porre gli hamburger sulla bistecchiera ben calda e cuocere su entrambi i lati facendo attenzione a non romperli e rigirandoli a metà cottura con una paletta.
Servire su un piatto da portata gli hamburger con un cucchiaio di salsa agrodolce di cipollotti e miele e un cucchiaio di panna acida o maionese, a seconda dei gusti.
Storia dell’hamburger
Un piatto così semplice nasconde una storia complicata. Le origini dell’hamburger sono ancora molto dibattute, ma la sua fama va ben oltre le dispute culinarie. Una delle storie più ricorrenti vuole far risalire la nascita degli hamburger in epoca medievale ai tartari – popolo di guerrieri di origine mista russa, turca e mongola – i quali “realizzavano” i loro “medaglioni” di carne di manzo ponendo la carne sotto le selle “frollandola” durante la cavalcata e a fine giornata, la carne ammorbidita e battuta dalla cavalcata veniva tagliata al coltello e consumata cruda. È molto probabile che questa sia l’origine dell’attuale tartare di manzo francese, carne cruda e marinata simile nella forma e consistenza a un hamburger.L’hamburger come lo conosciamo oggi – divenuto il piatto simbolo degli Stati Uniti – nasce ad Amburgo, circa portuale tedesca dai grandi traffici e scambi commerciali. Amburgo era nota anche come “il porto russo” e non è da escludere che la preparazione della carne alla tartara avesse raggiunto la città portuale tedesca e che fosse giunta a conoscenza di Otto Kuasw, l’inventore più accreditato dell’hamburger odierno. Il cuoco, infatti, riadattò la formula, la leggenda vuole che prese una salsiccia, la privò del suo budello e infine appiattita e fritta nel burro la ripose tra due fette di pane tostato insieme a un uovo fritto, primo esempio di street food o cibo da asporto. Un’idea semplice, molto calorica e dall’immediato successo. Gli intensi scambi commerciali tra Amburgo e New York contribuirono a introdurre nel 1894 il “panino all’amburghese” negli Stati Uniti e da lì, si diffuse rapidamente e molti altri furono i cuochi che ne adattarono la ricetta, assumendone la paternità. Oggi, l’hamburger è indubbiamente il piatto più popolare statunitense.