Dal 10 al 12 maggio 2021 è previsto lo svolgimento della Sagra del Pecorino Romano a Nepi, la “città dell’acqua”, che per due giorni sarà protagonista nella Tuscia viterbese per mettere in evidenza uno dei prodotti più antichi dell’Urbe. I romani furono i primi a trovare un modo per recuperare il latte di pecora e produrre un formaggio che viene ancora prodotto nelle stesse zone di nascita e – grosso modo – le stesse procedure. L’acqua è uno degli ingredienti principali nella lavorazione del pecorino e Nepi – il cui nome originariamente etrusco significa proprio “acqua” – è la location ideale per una sagra dedicata al principe dei prodotti della Tuscia.
Nepi e il pecorino romano
Nepi è una cittadina storica che geograficamente è collocata tra sorgenti di acque minerali e solforose. L’acqua è importante nel processo di lavorazione del pecorino, ma anche nella gastronomia tipica locale per preparare la famosa quanto semplice pasta con cacio e pepe. L’acqua è nutrimento per la coltivazione delle fave, altro prodotto tipico locale. Infatti la sagra di maggio metterà in evidenza anche gli altri prodotti locali tipici come le fave, la scapicollata, una pancetta stagionata e insaporita con aromi naturali, il salame cotto, altra rara specialità ideata da un norcino viterbese agli inizi del 1900, la pizza con la cipolla nepesina che è la qualità piatta e non rotonda (è bene ricordare che Nepi è conosciuta anche con il nome di città dei cipollari). Nel 2020, la sagra è stata annullata a causa della pandemia, ma la due giorni maggiolina di Nepi ritorna in primavera e prevede un programma intenso di attività, concorsi culinari, spettacoli, degustazioni, musica e folclore dalla mattina alla sera per famiglie, esperti del settore e turisti.