La ricetta che abbiamo scelto oggi per voi è quella della polenta pasticciata, uno di quei piatti che si prepara tipicamente durante i mesi invernali.
Questo tipo di polenta nello specifico viene condita con il sugo della carne ed il formaggio, motivo per cui abbiamo scelto di presentare la nostra revisione con i prodotti de La pecorella.
L’utilizzo di questi alimenti semplici ma nutrienti renderà il piatto gustoso e allo stesso tempo equilibrato e finiremo per convincervi a preparare il piatto anche se non abitate al Nord in cui la polenta ha maggior successo e dove in ogni regione si effettuano delle modifiche che rendono la polenta un piatto versatile.
La polenta pasticciata è un piatto che richiede l’uso del forno che, tuttavia, non implica una preparazione difficoltosa o più lunga di quanto possiate credere.
Ingredienti per quattro persone:
- 500 g di polenta a cottura rapida;
- 300 g di carne di maiale a tocchetti;
- 300 g di salsiccia;
- 150 g di burro;
- Salsa di pomodoro già pronta (la quantità è a vostra discrezione);
- 200 g di Caciotta Mista de La pecorella;
- Sale e pepe quanto basta.
Procedimento:
Per prima cosa dovete preparare la polenta nel modo classico e lasciarla raffreddare su un piano di marmo o di legno, nel frattempo tritate la carne e fatela rosolare in padella con 80 g di burro e la salsiccia sbriciolata, terminata la cottura aggiungete un po’ di salsa di pomodoro preoccupandovi di rendere il tutto più omogeneo aggiustando di sale e pepe.
A questo punto imburrate una pirofila e adagiate le fette di polenta precedentemente tagliate alternandole ad uno strato di ragù ed abbondante Caciotta Mista che potrete mettere a scaglie o a pezzetti, terminate il tutto con uno strato di polenta su cui distribuire una leggera quantità di sugo ed il burro rimasto.
A questo punto dovrete infornare la pirofila a 180° per circa mezz’ora, assicurandovi che il formaggio si sciolga al punto giusto, una volta terminato questo tempo il vostro piatto sarà pronto per essere servito!
Altri usi della polenta
In linea di massima la ricetta che vi abbiamo appena descritto somiglia a tante altre e tutti noi in linea di massima conosciamo un solo modo di mangiare la polenta, nonostante negli ultimi tempi sia stata rivalutata e impiegata nei piatti più disparati insieme a tonno, merluzzo, lenticchie o altre verdure.
Tuttavia essa può essere utilizzata in altri modi, rivelandosi un ottimo alleato in cucina e a tavola. Uno degli esempi più semplici che possiamo fare in tal senso è l’utilizzo come farina da impanatura, al posto del comune pangrattato.
La sua consistenza ed il suo colore giallo “vivo” renderà i vostri piatti più belli da vedere e quindi maggiormente invitanti per chi deve assaggiarli ed è per questo che risulta perfetta per hamburger e frittelle o per il pesce fritto.
E qualora non lo sapeste, può essere utilizzata per preparare alimenti come il pane, le torte e dolci, insomma: conviene sempre averne un po’ in casa!Polenta e dieta: ecco tutto quello che dovete sapere
Oggi sempre più persone stanno attente alla propria alimentazione e, come è giusto che sia, si cerca di risultare quanto mai informati sugli alimenti e i loro valori nutrizionali al fine di poter vivere bene il rapporto con il proprio corpo.
La polenta è fatta di farina di mais e acqua, forse per questo motivo si tratta di un alimento in grado di far percepire quasi subito il senso di sazietà (per tale ragione ha sostituito per anni il pane).
Nonostante da un lato possa sembrare un buon modo per perdere peso senza percepire la fame, sappiate che non risulta sufficientemente nutriente.
Essa contiene calcio, fosforo, magnesio e vitamina A e B, tuttavia è composta dall’80% di carboidrati, dal 6,5% di proteine e dal 2,5% di grassi, per quanto riguarda le calorie, per 100 grammi di polenta, esse sono tra le 100 e le 130 Kcal.
Per intenderci: equivale ad un piatto di pasta, senza naturalmente considerare gli alimenti aggiuntivi (come burro, carne, formaggio), tuttavia è amata, per ovvi motivi, dai vegani e dai celiaci (per chi non lo sapesse, infatti, il mais non contiene glutine).
Per concludere il discorso su un alimento così sottovalutato in alcune zone dell’Italia, vogliamo far riferimento alla sua conservazione.
Capita molto spesso che rimanga una discreta quantità di polenta e il miglior consiglio è quella di cucinarla per il pranzo o la cena del giorno dopo in qualsiasi modo si preferisca e accanto a qualsiasi altro alimento. Sappiate, tuttavia, che può essere tenuta in frigorifero per due o tre giorni: l’importante è che gliela mettiate completamente fredda, avvolta in carta da cucina o pellicola e, se possibile, in contenitore ermetico.
Questi sono, in definitiva, i nostri consigli relativi ai vari aspetti che caratterizzano un alimento base della cucina italiana, sperando di avervi convinto a provare!