Risalgono a fine settembre le notizie relative alla produzione di falsi Parmigiano Reggiano e Grana Padano, in occasione del Parmigiano Day, durante il quale, la Coldiretti ha denunciato l’aumento della produzione di questi due formaggi che non fanno altro che togliere spazio al Made in Italy all’interno del mercato, ambito entro il quale siamo i più forti.
Tuttavia, di fronte alle scelte politiche ed economiche, la nostra forza e la nostra qualità sembrano non bastare e cedere il passo a questi falsi, spesso acquistati nella convinzione che il gusto sia simile e per un risparmio economico non da poco.
Il problema della minaccia delle falsificazioni è nato con l’avvento dei dazi USA che non hanno fatto altro che causare una perdita considerevole.
Vi basti pensare che il Parmigiano ed il Grana sono il prodotto agroalimentare più imitato al mondo da trent’anni a questa parte e quello che preoccupa la Coldiretti è la presenza di “falsi Grana” anche nel mercato europeo, dove, però, non cambiano neanche il nome, spacciando per originale un prodotto in realtà profondamente diverso: un gesto di concorrenza sleale, oltre che un inganno per i consumatori.