La gastronomia del nostro Paese è considerata tra le migliori al mondo, anche grazie alla qualità e varietà considerevole di prodotti alimentari di ogni genere che vengono realizzati sul territorio nazionale. Tra questi, una parte fondamentale è rappresentata dai latticini e dai formaggi. Di questi ultimi ne esistono oltre 480 tipologie diverse, di cui ben 48 Dop (quindi di Denominazione di Origine Protetta), che conferiscono all’Italia un primato a livello internazionale.
In presenza di questa elevata quantità di prodotti, risulta non facile scegliere o individuare quali siano i migliori formaggi italiani. Infatti, in tale classifica si potrebbero inserire tranquillamente alcuni prodotti celebri anche a livello internazionale, come ad esempio il Parmigiano Reggiano oppure il Grana Padano, o magari altri che non hanno raggiunto notorietà all’estero, ma presentano una qualità e bontà di assoluto rilievo. Proviamo tuttavia a indicare quale formaggio potrebbe rappresentare il meglio della nostra produzione.
La varietà delle prelibatezze italiane
Sul nostro territorio, come abbiamo detto, esistono diverse tipologie di formaggi e che si distinguono per il genere di latte utilizzato per la loro produzione, la durata della stagionatura, il tipo di pasta e di crosta che presentano e l’area geografica da cui provengono. E tutti questi elementi diversificano ciascuna produzione, così come la metodologia usata nel preparare la pasta o anche la forma finale da fornire.
Prodotti caseari freschi ed a pasta filata
Tra i primi, che si distinguono per avere una consistenza molle o cremosa, si deve annoverare senz’altro lo Squacquerone di Romagna Dop, dall’aroma di latte e dolce, con una lievissima nota erbacea e si presenta con una pasta davvero morbida. La sua zona di produzione originaria è quella delle province di Bologna, Rimini, Ravenna ed aree limitrofe. Dopo una maturazione di soli quattro giorni, può essere già messo in commercio.
Tra i formaggi a pasta filata, invece, troviamo il Caciocavallo. Questo viene prodotto in diverse regioni italiane centromeridionali (dall’Abruzzo alla Calabria, passando per la Campania). Si presenta con una crosta sottile, tendenzialmente liscia e con un colore giallo paglierino, mentre la pasta deve essere compatta ma malleabile e dalla colorazione bianca o lievemente paglierina anch’essa. Il suo gusto è aromatico, ma tende verso il dolce quando la stagionatura è breve, mentre quando essa è po’ più prolungata va verso il piccante.
Prodotti a pasta morbida e dura
I primi si presentano con un impasto particolarmente umido, dovuto alla considerevole percentuale di acqua presente. Un esempio eccellente di formaggio a pasta morbida è la Robiola di Roccaverano (sempre Dop), prodotto nell’area dell’omonimo Comune dell’astigiano, in Piemonte. Il gusto tende a variare in base al grado di maturazione: i prodotti più freschi hanno un sapore di yogurt, nocciola ed erba verde, mentre quelli più stagionati evidenziano un aroma lievemente più caprino.
Tra i formaggi a pasta dura, invece, non si può tralasciare il celebre Bra, prodotto contrassegnato col marchio Dop, originario dell’omonimo Comune situato nella provincia piemontese di Cuneo. Può essere presentato e gustato secondo due tipologie, in base alla lunghezza della stagionatura: un Bra duro ed un altro più morbido. Il primo ha una crosta consistente, un gusto saporito ed un colore giallo paglierino, mentre il secondo evidenzia una pasta più morbida, tendenzialmente bianca ed un sapore delicato.
Altri formaggi straordinari
Quelli che abbiamo appena citato rappresentano tra i migliori prodotti del nostro Paese, alcuni sono più conosciuti o rinomati, mentre altri lo sono un po’ di meno, tuttavia ne esistono tantissimi che sono di elevata qualità e sapore. Tra questi, ad esempio, il Gorgonzola (nella sua versione sia dolce che piccante) apprezzatissimo anche all’estero; poi ancora la Fontina Valdostana, dalla pasta morbida e dal gusto delicato che, con la stagionatura, diventa più intenso e particolare. Il Puzzone di Moena rappresenta un altro prodotto di assoluta bontà, originario delle valli di Fiemme e di Fassa (in Trentino Alto Adige) e che si caratterizza per l’odore particolare e pungente, con una pasta bianca o lievemente gialla. Infine, vi è anche il Canestrato Pugliese Dop, realizzato tra le province di Bari e Foggia, che evidenzia un sapore delicato da giovane, mentre con la stagionatura prolungata tende verso il piccante.