Il 19/2/2019 è stata una giornata importante per quanto riguarda la protesta sarda in corso riguardo al prezzo al latte: per il ritiro del Pecorino Romano DOP sono in arrivo 42 milioni di euro che provengono dallo Stato e dal sistema bancario, coadiuvati dalla Regione Sardegna. I pastori restano comunque fermi sul loro prezzo: 0,80€ al litro.
Il ministro delle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha avuto un incontro con il Commissario europeo dell’agricoltura, Phil Hogan. Si è parlato di un eventuale via libera da parte della Commissione UE per le misure decise, concludendo che riguardo al prezzo non c’è alcun problema da parte della commissione. Il commento di Centinaio sull’incontro è stato decisamente positivo.
È stata inoltre approvata la bozza di accordo sul prezzo del latte ovino presentata dal movimento sardo, che oltre al prezzo contiene delle garanzie a favore di un futuro aumento. Tra le controproposte del ministero, quella di attivare nel tempo tutte le procedure capaci di portare il prezzo del latte ovino ad un euro più Iva al fine di coprire i costi di produzione.
Nel frattempo, però, ci sono state le dimissioni di Palitta, presidente del Consorzio di tutela del Pecorino romano. Egli accusava lo strapotere esercitato dai grandi distributori, tema caldo su cui non si è ancora discusso e che le parti sembrano voler ignorare.
Il tavolo tecnico, a cui hanno partecipato tutte le parti coinvolte nella manovra, ha lasciato trasparire che vi è un impegno di prorogare fino a dicembre 2019 i finanziamenti degli anni precedenti alle imprese di trasformazione e che la moratoria, già annunciata dal Banco di Sardegna, sarà estesa a tutti gli istituti bancari.